13 Mag Maggio 2012: a Ca’ Foscari nasce MARKETERs club

A Venezia è nato il primo club per studenti appassionati di marketing e strategia!
Questo è un post dallo stile autobiografico, un po’ romanzato, che voglio dedicare a questo progetto. Una sorta di documentario-ricordo.
Sono riuscito a realizzare un’idea a cui tenevo moltissimo e che avevo in testa dai primi anni di università. Per concretizzarla ho voluto aspettare di essere iscritto al corso di laurea magistrale, per un discorso di credibilità e maturità personale. Il tutto poi è stato facilitato dalla conoscenza di due colleghe e amiche, Stefania Zulian e Beatrice Fagotto, che fin da subito hanno creduto in questo progetto, scegliendo di portarlo avanti con me. Tre pazzi.

Tutto prese forma durante il mio secondo anno di Università, a quel tempo vivevo a Venezia e tramite un amico entrai a far parte di Aiesec, un’associazione studentesca internazionale presente in più di 110 nazioni. Aiesec mi ha dato moltissimo, a livello personale e professionale, ho conosciuto persone fantastiche da tutto il mondo, fatto esperienze uniche e sperimentato in prima persona cosa vuol dire far parte di un gruppo e convivere con culture molto diverse dalla mia. Consiglio Aiesec a tutti.

Il mio gruppo di lavoro al WENA 2008. Meeting AIESEC per i comitati delle aree Western Europe & North America.

 In quel periodo, partecipando attivamente alla vita dell’associazione e nel contempo seguendo i primi corsi interessanti in aula, iniziai ad appassionarmi al marketing e alle sue varie sfaccettature. Cominciai a seguire i primi blog e a comprare i primi libri per approfondire la materia (tra cui: La mucca viola di Seth Godin, Principi di marketing di Kotler, Marketing non-convenzionale di Covà e Societing di Giampaolo Fabris, la lista completa ora la tengo aggiornata su Anobii).
Parlavo di marketing ovunque, a nuoto, il sabato sera con gli amici, con le ragazze (sconsigliato), con i miei genitori… ma il problema era sempre lo stesso: ricevevo risposte e commenti di persone annoiate dall’argomento e con scarsa conoscenza e considerazione di questa disciplina. Marketing, questo sconosciuto nemico.

Spinto dalla voglia di confronto e affascinato dall’esperienza associativa che stavo vivendo, mi venne l’idea di creare un punto d’incontro informale, dove poter dialogare con esperti del settore e con coetanei accomunati dallo stesso background culturale.  Una sorta di “Salotto del Marketing” (nome provvisorio che diedi all’idea 🙂 ), un luogo dove poterne parlare e discutere liberamente, senza sentirsi fuori luogo.
Al principio pensai ad un ritrovo per massimo 10 persone. Puzza sotto il naso.

Ho il vizio di buttar giù ogni singola idea su un pezzo di carta, questa abitudine mi permette di razionalizzare i miei vaneggi e, alla fine, mi lascia pure l’impressione di aver concretizzato qualcosa. Per MARKETERs utilizzai il retro delle slide di Gestione della Produzione, quel foglio A4 ce l’ho tutt’ora, e rivedendolo devo ammettere che lo impostai abbastanza bene 🙂 probabilmente ero fresco di Marketing 2 con il Prof Francesco Casarin. Foglio rimasto nel cassetto per 2 anni.

Salotto del marketing
Ambiente: […]
Segmento target: […]
Obiettivo: […]
Prodotto: […]
Prezzo: […]
Location: […]
Comunicazione: […]

Sin dai primi giorni della magistrale la mia filosofia è stata un po’ questa: “Io non me ne vado da qui senza aver fondato questa associazione“.

L’intenzione era quella di avviare il progetto a settembre del mio primo anno di specialistica, poi l’ersamus mi scombussolò i piani (col senno di poi dico PER FORTUNA, perchè l’erasmus a Madrid si è rivelata un’esperienza indimenticabile). Una delle cose divertenti di questo posticipo è che proprio a Madrid conobbi Stefania, una ragazza sognatrice e dalle grandi ambizioni, che a Febbraio 2012 sarebbe diventata co-fondatrice del club. Destini incrociati 🙂

Iniziai l’anno accademico 2011/2012 attivandomi per dar vita a questo progetto, ne parlai con alcuni amici e poi con i professori del dipartimento di management dell’Università. Rimasi molto sorpreso dall’entusiasmo e dall’approvazione che il progetto riusciva a suscitare ogni qualvolta ne parlavo con qualcuno. A Febbraio, terminata la sessione d’esami e con Stefania scalpitante, iniziò la fase  di pianificazione, progettazione e realizzazione del club, terminata in questi giorni. Il gruppo iniziale era composto da me, Stefania e Beatrice, quest’ultima si tolse in corsa a causa di impegni accademici e mancanza di tempo, oggi è comunque un membro del Club.

Sono stati mesi intensi, uno status Facebook di Stefania ben riassume quello che abbiamo vissuto:
Il risultato di mesi di discussioni, accordi, disaccordi, pianificazione, consigli, opinioni, critiche e timore di aver fatto tutto per niente. Ora che tutto ciò ha non una, ma una quarantina di facce, la soddisfazione maggiore è l’entusiasmo e la voglia di fare di tutti.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ed è proprio vero.
Noi fortunatamente questo mare siamo riusciti ad attraversarlo. Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta, e personalmente posso dire di aver vissuto un’esperienza formativa inimmaginabile. So che vista da fuori può sembrare una cosa facile, in effetti anche a me lo sembrava, invece dietro a questa associazione ci sono ore e ore di lavoro, questioni da risolvere e confronti (infondo era proprio quello che volevamo).
La seconda fase probabilmente sarà ancora più difficile e sfidante: dare continuità al progetto.

Attualmente MARKETERs ha 40 soci e un consiglio direttivo molto promettente.
Mi è stato affidato il ruolo di presidente per l’anno associativo 2012/2013.

Abbiamo creato un punto d’incontro e formato un gruppo di ragazzi appassionati e attivi.
Abbiamo avuto l’occasione di stringere nuove amicizie e conoscere interessanti persone.
Sono grandi soddisfazioni.
E siamo solo all’inizio…

Link correlati:
Il mio primo articolo sul blog di MARKETERs in veste di presidente
Pagina Facebook di MARKETERs 
Articolo dedicato a MARKETERs nel blog di Stefania

 

Francesco Favaro
favaro.france@gmail.com

Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione. Attualmente sono Marketing Assistant in SodaStream Italia. Leggo molti saggi e manuali, per il desiderio di capire di più, e più a fondo. . Osservatore. Profilo Google +

3 Comments
  • FashionMktgVe
    Posted at 11:11h, 14 Maggio Rispondi

    Francesco sono sinceramente commossa da questo post. L’incontro a Madrid sarà sempre uno degli aneddoti più originali del mio periodo universitario… ricordo benissimo la tua frase “beh quando io torno in Italia e te finisci lo stage dobbiamo vederci assolutamente a Venezia per uno spritz!”
    Non avrei potuto trovare un “collega” più adatto per un progetto del genere e, oltre che collega, un amico.

    Stefania

  • Trixie
    Posted at 08:20h, 09 Marzo Rispondi

    Good points all around. Truly aperpciated.

  • cheap levitra
    Posted at 19:14h, 01 Aprile Rispondi

    I think there’s good reason to have both blue water ironclads and riverine ironclads, in terms of casualty, if they didn’t have blue water ironclads, they’ll be force to use the war galleons, and thus take casualty when fighting the God navy ships when next they decide to launch another sea mission, having the new ships would probably prevent any lost of ships in battle given their superiority.While having the riverine ironclads would help logistic in the mainland and blocade Gof4 armies’ supply, it’ll also be able to lay siege to fortresses and cities. Considering most cities are built near rivers, the river ironclads are mobile forts without having to worry about infantry support.

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