19 Gen Segmentazione e pubblicità su Facebook, l’ottimo caso “Sorry Ok Yes”

Sono in periodo esami, computer sempre acceso e, purtroppo si, finestra di Facebook spesso aperta (scusa ufficiale: giusto per dare un occhio al gruppo Facebook del mio corso di laurea…).

Dieci minuti fa, sulla colonna destra dove appaiono gli annunci a pagamento, mi è apparsa una pubblicità di un gruppo rock milanese, i Sorry Ok Yes, che mi ha colpito per la sua pertinenza e per come è stata pensata.
Devo fare veramente i miei complimenti agli ideatori di questa inserzione.
Riporto lo screen-shot.

Che dire? Nella sua semplicità è a dir poco perfetta.

Mi spiego:

  • Segmentazione precisa
  • Titolo inserzione attira l’attenzione
  • Testo e azione semplici
  • Link giusto

SEGMENTAZIONE PRECISA
Io sono Fan della pagina ufficiale degli Arctic Monkeys, famoso gruppo Indie Rock. Il duo pubblicizzato effettivamente è una band che potrebbe benissimo piacere a una persona che ascolta gli Arctic, quindi hanno segmentato utilizzando anche gli interessi, in questo caso inserendo precisamente “Arctic Monkeys”. Questa possibilità di segmentare per interessi è uno strumento potentissimo offerto da Facebook. La cosa divertente è che siamo noi stessi, utenti registrati in Facebook, ad auto-segmentarci da soli. Lo facciamo semplicemente compilando il nostro profilo con le attività, l’istruzione, i nostri titoli lavorativi, le Pagine che ci piacciono o i gruppi a cui appartengono.

TITOLO INSERZIONE ATTIRA L’ATTENZIONE
Adori gli Arctic Monkeys? Forti della segmentazione per interessi molto accurata, hanno scelto un titolo che ha probabilità altissime di essere notato da un Fan degli Arctic Monkeys. Io stesso sono stato colpito leggendo di sfuggita “Arctic Monkeys”. Per di più lo hanno scritto sotto forma di domanda, domanda a cui, grazie alla segmentazione sopra descritta, conoscono benissimo la risposta (e su questo dettaglio, venditori e simpatizzanti ben conosceranno l’effetto di una domanda seguita da una risposta affermativa). Chi legge l’annuncio viene fin da subito messo nella posizione di poter rispondere affermativamente, sentendosi incentivato a proseguire e magari ad approfondire. Infatti ho successivamente proseguito nella lettura dell’annuncio per vedere se riguardava qualche news legata al famoso gruppo musicale.

TESTO E AZIONE SEMPLICI
Cosa devi fare? Ascoltaci. Clicca sul link e lascia che YouTube faccia il resto.
Chi siamo? Nome del duo, deve esserci scritto ma personalmente non la considero una informazione chiave dell’annuncio. Se un utente clicca sul link, artista e titolo ha modo di guardarseli mentre ascolta il pezzo. Altra cosa, specificano il fatto di essere giovani, questa info da un aria di freschezza al gruppo. Sono nuovi, una tua possibile nuova scoperta.
Da dove veniamo? In altri casi potrebbe non essere d’aiuto, qui giustamente specificano Milano. Ora io non sono un  super esperto di musica, ma nel mio piccolo (e penso molti insieme a me) associo questa Città a moda, musica, spettacolo e nuove tendenze. Certamente non fa lo stesso effetto di leggere, esempio a caso, Treviso (non vogliatemi male).
Cosa pensano di noi? Siamo adorati dalla critica internazionale. Si danno un certo tono senza tirare in ballo nessuno. Non stona con il resto del messaggio e fornisce quel tocco di curiosità in più che può spingere qualche indeciso a cliccare sull’inserzione.

LINK GIUSTO
Un link a Youtube, canale che noi tutti conosciamo, ci rispediscono in un luogo familiare. Non ti chiedono di mettere mi piace su un qualcosa che non hai ancora ascoltato e non conosci bene, non ti chiedono di lasciare i tuoi dati per qualche newsletter, non ti mandano in un sito labirinto, semplicemente ti chiedono di ascoltare un loro pezzo.
Fatica zero e vantaggi molti:
1- Se ti piace la loro canzone ti lasci guidare dalle altre loro suggerite da YouTube e inizi a scoprirli.
2- Se magari decidi di regalargli un “Mi Piace”, trovi comodamente un link alla pagina Facebook sotto la finestra di ogni loro video.

Se l’obiettivo è quello di far ascoltare la canzone del duo milanese, Facebook Ads probabilmente sta funzionando benissimo. Si potrebbero aprire interessanti spunti di riflessione sulle differenze tra questo mezzo e Google Adsense.
Nel dettaglio di questo esempio, con Facebook si fa leva su interessi e passioni stabili nel tempo, indicati dagli utenti stessi, e non sempre deducibili dai dati di navigazione sul web. Con Google Adsense raggiungere gli obiettivi legati a questo particolare caso non sarebbe stato così facile e immediato. Il tutto meriterebbe un cospicuo approfondimento, causa esami e impegni vari mi fermo qui per oggi.

Concluderei questo articolo con un voto all’inserzione: 9/10 Ben fatto.
10/10 mi sembrerebbe eccessivo. Per quanto riguarda l’immagine usata, ci sono margini di miglioramento in termini di chiarezza e impatto visivo.

La canzone pubblicizzata mi è piaciuta molto. Ecco il video:
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=fT0yjQ9FZsY]

Francesco Favaro
favaro.france@gmail.com

Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione. Attualmente sono Marketing Assistant in SodaStream Italia. Leggo molti saggi e manuali, per il desiderio di capire di più, e più a fondo. . Osservatore. Profilo Google +

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